Cari comodini, che meraviglia ritrovarvi!
Lo so, sono passati un paio di mesi dalla pubblicazione di interviste e recensioni, ma il lavoro mi ha travolta totalmente (oltre alla stesura del mio prossimo romanzo).
Però, riprendiamo col botto: con le vostre adorate interviste!
E sono lieta di ospitare un’autrice straordinaria e ironica che adoro molto: sto parlando di Rita Mariconda!
Pronti a sorseggiare una buona tazza di cioccolata?
Buona lettura!

Cara Rita, sono davvero lieta di averti come mia ospite! Iniziamo?
Domanda di rito: Quando hai iniziato a scrivere?
Ho iniziato a scrivere nel 2010, durante un periodo di letture insignificanti mi sono detta: perché non scrivere un romanzo che vorrei leggere? E così è stato, solo che ho deciso di pubblicare nel 2018. Se ci fosse l’anno del Bradipo mi collocherei lì.
Come esplode la tua creatività?
Dal vissuto credo, nella vita capitano migliaia di episodi su cui attingere e creare un romanzo.
Cosa hai provato la prima volta che hai avuto un tuo romanzo fra le mani?
Ho capito il valore intrinseco della parola “gratificante” l’emozione di averlo nella libreria ancora oggi da senso a quella parola.
Cosa ne pensi dell’attuale status dell’editoria? E soprattutto dell’editoria legata al tuo genere?
Spesso immagino gli autori su dei gommoni di plastica trasparente, rigorosamente a remi, vagare in un mare all’apparenza calmo ma che in realtà è popolato da squali. Io credo di non appartenere a un unico genere, però sono certa che, se chi ti rappresenta è professionale può anche non essere affine alla tua linea editoriale, ma saprà valorizzare il tuo lavoro investendo su di te e sui tuoi progetti.
I pro ed i contro delle tue esperienze editoriali
Credo sia prematuro per me esprimere un giudizio sulla mia esperienza editoriale, sono da poco in quel mare che citavo prima, ma sul gommone accanto a me ho diverse fiocine.
Chi è o chi sono Il tuo / la tua scrittore /scrittrice preferita e perché?
Kathleen E. Woodiwiss antesignana del genere Romance è stata per me fonte di grande ispirazione, aveva questa capacità di incollarti alle pagine e di portarti in mondi lontani appassionando il lettore con le sue storie fantastiche. Adoro Roberto Masello con le sue storie sempre in bilico tra il contemporaneo e il fantasy. Poi potrei continuare per ore a citarti autori che mi hanno lasciato dentro un pezzo delle loro narrazioni.
Parlaci del tuo stile di scrittura e della scelta del genere letterario che proponi.
Io non saprei parlarti del mio stile, perché scrivo polizieschi, storici, contemporanei e anche fantasy. Posso dirti che il filo conduttore che trovi in tutti i miei romanzi è la sottile ironia che caratterizza tutti i miei personaggi. Il romanzo deve commuovere è vero ma deve anche farti sorridere. Come dico sempre “circondati di tutto ciò che ti fa ridere, perché a farti piangere ci pensa già la vita”
Che consigli daresti ad un/una aspirante scrittore/scrittrice?
Scrivete sempre ciò che vi piacerebbe leggere, non seguite le mode del momento, ricordate sempre “verba volant scripta manent”
A proposito del tuo ultimo romanzo, come hai avuto l’ispirazione per scriverlo?
Un Duca quasi Principe nasce come sequel della Pupilla irriverente. Come spesso accade ti innamori dei tuoi personaggi e quando arrivi al punto che decreta la fine della loro storia ti assale quel pizzico di malinconia. Così mentre chiudi il pc perché hai finito, nella mente si apre un’altra storia che li vede nuovamente protagonisti.
Puoi rivelarci i tuoi progetti futuri?
Uscirà prossimamente un romanzo poliziesco giudiziario con pennellate thriller qua e là, con protagonisti italiani, ambientato in Italia. Inoltre sto lavorando a un romanzo che si dipana su diverse timeline, fantasy.
Un grazie speciale a Rita per averci parlato di lei! Ricordo che da poco è uscito il suo nuovo romanzo “Un Duca Quasi Principe” edito da Words Edizioni, che potete trovare in formato ebook, KU, cartaceo ed edizione cartacea speciale in tutte le librerie d’Italia.