Buongiorno e ben ritrovati con una nuova recensione.
Chiedo immediatamente scusa, implorando il suo perdono, all’autrice: Elvereth mi ha dato la possibilità di leggere in anteprima questa bella storia e io… la posto solo adesso.
Causa il caos della vita – del quale vi ho già parlato e quindi non vi tedio oltre – mi ritrovo con tante storie da narrarvi e che… be’, leggerete da soli.
Spero che vi tufferete in questa nuova meraviglia firmata da una delle autrici che amo di più!
TRAMA

Blue non è una ragazza come le altre e la sua diversità l’ha sempre fatta sentire fuori posto.
Danneggiata.
Intrappolata in schemi sociali che le sottraggono la voglia di vivere.
In fuga dalla sua “prigione”, giunge in un paesino nel nord della Svezia, dove spera di potersi finalmente sentire a casa.
Fra la neve e il ghiaccio del luogo, sotto lo splendore di notti stellate e aurore boreali, conosce persone che per la prima volta l’accettano per quella che è.
E conosce un uomo scontroso e di poche parole, con una cicatrice sul volto, da cui tutti sembrano tenersi alla larga.
Tutti, tranne lei.
Quando è accanto a lui, i brutti pensieri che la perseguitano spariscono, insieme al dolore che generano.
Johann non ama le chiacchiere né le perdite di tempo. È dedito soltanto al suo lavoro, che svolge in totale solitudine e pace assoluta.
L’arrivo di una ragazzina dagli occhi particolari lo coglie alla sprovvista, obbligandolo ad avere compagnia. A parlare più del dovuto. A provare strani sentimenti che lo spingono a mettere in dubbio le scelte fatte anni prima. Scelte che ha finora ritenuto cruciali per la propria sopravvivenza.
Blue lo mette a dura prova e lo costringe a ripensare al passato, ai traumi che lo hanno segnato, e a fare i conti con le sue paure.
Blue e Johann.
Entrambi in lotta con un mondo che ha fatto loro del male, riusciranno ad affrontare il dolore e i problemi che fingono di non avere?
In caso contrario, andare avanti sarà difficile.
Amarsi, impossibile.
RECENSIONE
Una cosa che ho sempre notato nelle storie che Elvereth propone è la delicatezza: nonostante trattino tematiche abbastanza forti, che fanno riflettere e che mettono in luce le differenti sfumature dell’animo umano, l’autrice ha sempre la capacità di narrarne con delicatezza, con estrema attenzione, toccando i punti giusti, senza scadere nei clichè o nelle frasi trite e ritrite. Parla all’animo umano, alle fragilità che si intersecano nella vita, alla speranza di avere sempre una soluzione, di riuscire a sopravvivere ad ogni intemperia.
Anche qui, in questa piccola e tenera storia – come mi piace definirla – incotriamo dei personaggi che riescono a trascinarci nella loro storia, nella loro vita, e ci mostrano come in uno specchio quanta realtà e contemporaneità abbiano le loro vicende, vicine alle nostre vite. Anche questa volta, col tema della violenza psicologica, del dolore che si può subire e provare con azioni, gesti e mancanze, l’autrice riesce a fare centro, imponendoti – capitolo dopo capitolo – di riflettere, di pensare, di capire cosa c’è nel tuo cuore, come tu possa reagire dinanzi a tali sofferenze o come hai reagito se hai vissuto ciò che Blue e Johann hanno vissuto.
I due protagonisti potrebbero esser visti come “atipici”, ma lo sono tutti i personaggi narrati nelle sue storie: sono lontani dai canoni tradizionali, sono lontani dalle “perfette statuine” che leggiamo nei romanzi. Perchè sono veri, perchè sono come noi: in sè sono fragili, “danneggiati” e all’apparenza lontani anni luce l’uno dall’altra. Eppure, nelle loro delicatezze sono più simili di quanto possano immaginare.
Blue racchiude in sè tutta la caparbietà e vivacità che vorremmo avere, che nonostante le avversità, le solitudini e la quasi “anaffettività” da parte delle persone più vicine a lei, non si arrende e decide di scoprirsi meglio, di effettuare quel “viaggio dell’eroe” necessario a comprendere il proprio cuore e la propria anima, la propria forza e la propria debolezza.
Johann, invece, potrebbe davvero esser simile all’ambiente naturale nel quale vive: un’immensa e solitaria montagna, che vive la quotidianità lontano da chiunque possa ferirlo, da chiunque voglia provare a scalarne la vetta ma fallisce. Le ferite nel suo cuore sono profonde, legate alle delusioni, alle nefandezze subite e ai sentimenti sbagliati, e temono ogni forma d’amore, qualificato come fonte di debolezza e sofferenza.
I loro destini si intrecciano come il vento fra gli alberi, si incatenano indissolubilmente e lasceranno che la trama si sciolga come la neve – cooprotagonista di questa storia – sino a un finale profondo ed intenso. L’amore non viene descritto come melenso o imprescindibile, no: è un percorso a ostacoli, dove la sofferenza, la tristezza, la lotta interiore, la tenerezza, la semplicità si accavallano, sono necessari per giungere a una felicità completa, che non è quella delle favole, ma è la realtà. L’amore possiede due facce della stessa medaglia, e bisogna convivere con entrambe. Mano nella mano col compagno che abbiamo trovato, in questo nostro percorso, come Johann e Blue ci incamminiamo affinchè riusciamo a superare le nostre paure, le nostre debolezze, le nostre tristezze, donandoci pian piano e reciprocamente.
Essendo uno la forza dell’altro.
Grazie Elv, grazie davvero di cuore.
IL ROMANZO E’ DISPONIBILE IN DIGITALE E CARTACEO SU AMAZON
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